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DR. TOMMASO BERNARDI OSTEOPATA D.O. DR. TOMMASO BERNARDI OSTEOPATA D.O.
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
ERNIA LOMBARE
ERNIA LOMBARE
L'ernia del disco è una affezione della colonna vertebrale consistente in una rottura o uno sfiancamento dell'anello fibroso e conseguente dislocazione del nucleo polposo: quando questo comprime il nervo inizia il dolore sia locale che irradiato verso la coscia, la gamba, il piede. La protrusione, invece, rappresenta uno schiacciamento da parte del nucleo polposo sulle fibre dell'anello senza una sua rottura.
Molte ernie sono asintomatiche ed i loro segni e sintomi possono essere dati da altre patologie vertebrali o extravertebrali.
La sintomatologia può esordire con il cosiddetto "colpo della strega" (lombalgia acuta con o senza sciatica), poi secondo il livello erniato il dolore verrà localizzato alla natica diffondendosi lungo la parte posteriore della coscia ed alcune volte all’esterno del polpaccio, nella coscia e nella parte anteriore della tibia, ecc.; comunque quando il dolore si sposta alla gamba, non è raro che quello della schiena diventi meno severo.
ERNIA LOMBARE  
Sforzi come il movimento del corpo, tosse o starnuti sono delle cose che tendono a peggiorare il dolore. Le ernie del disco molto grandi possono causare quello che è conosciuto come la “sindrome della coda equina”: è una sindrome rara data dalla pressione sulle radici di molti nervi; segni e sintomi includono problemi urinari (tanto la ritenzione come l’incontinenza), la perdita della forza della gamba o del piede, anestesia a “sella” (perdita della sensazione dell’area del corpo che sarebbe in contatto con una sella, il perineo), diminuzione del tono dello sfintere rettale e variabile quantità di dolore (estendendosi dal minimo al severo): questo è il caso in cui vi è un’emergenza chirurgica.
La diagnosi avviene principalmente tramite esame clinico del paziente e possono essere utili esami strumentali quali RMN ed elettromiografia: quest’ultimo usato per aiutare a distinguere quale tra le possibili radici del nervo è coinvolta.
Il trattamento di un'ernia può essere diviso in due tipi di categorie: conservativo e chirurgico in base ai segni e ai sintomi ad essa correlata. In generale, il trattamento Osteopatico comprende manovre, mobilizzazioni, manipolazioni per ripristinare una corretta distribuzione dei carichi, stretching per migliorare la flessibilità del rachide, ripristinare il corretto funzionamento di quello che viene definito "core", ovvero la parte funzionale del nostro corpo data dall'insieme dei muscoli addominali, obliqui, lombari e paravertebrali, acquisire posture corrette e stile di vita orientato al benessere; tutto questo porterà ad una riduzione della pressione sulla radice del nervo, disidratazione del nucleo erniato, riduzione del suo volume, permettendo così una corretta convivenza fra disco e radici. In genere sono necessarie 5-8 sedute (variano in base alla condizione iniziale del paziente) per avere una risoluzione dei sintomi, con una frequenza settimanale o quindicinale (una a settimana o una ogni 15 giorni); comunque già dopo le primissime sedute si ha un netto miglioramento del quadro clinico. Un altro problema dell'ernia del disco è rappresentato dalle recidive che possono essere notevolmente ridotte da un corretto stile di vita, per questo è consigliabile anche dopo l’intervento chirurgico, una visita Osteopatica per fare una valutazione posturale precisa.
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